Proprio nel giorno in cui scoppia l’ennesima Tangentopoli italiana (questa volta in salsa veneta), sul quotidiano Repubblica appare un altro stralcio della deposizione di Enrico Maltauro davanti ai PM di Milano che indagano sulla ‘associazione a delinquere bipartisan’ che aveva allungato le mani sull’Expo.
Maltauro, arrestato lo scorso mese nell’ambito dell’inchiesta che ha visto finire agli arresti vecchie conoscenze come Greganti, Frigerio, Grillo e l’ex manager Angelo Paris, è stato il primo ad ammettere davanti ai magistrati l’esistenza di un ‘sistema’. “Bisogna pagare i mediatori, non ci sono alternative”. Oggi l’imprenditore si trova nella paradossale situazione di essere un ‘pentito’ dell’inchiesta ancora affidatario degli appalti Expo.
Proprio per trovare una soluzione il premier Matteo Renzi ha avuto un faccia a faccia con Giuseppe Sala, numero uno di Expo. Si prova ad escludere la società di Maltauro, ma allo stesso tempo si vorrebbero evitare ulteriori perdite di tempo per lavori che sono già in forte ritardo. Sempre in attesa che il governo emani il decreto che dia poteri all’ANAC (Authority Anticorruzione) guidata da Raffaele Cantone.
Maltauro ha messo a verbale parole pesanti sul PD. “Primo Greganti, all’interno della ‘Cupola’ di Expo, rappresentava gli interessi della vecchia guardia del PD” ha dichiarato l’imprenditore vicentino che a precisa domanda su chi il ‘compagno G.’ consultasse ha risposto: “Fassino, Bersani e anche altri”. Accuse da dimostrare: l’ex segretario PD (non indagato, come Fassino) era già stato tirato in ballo nell’inchiesta, ma aveva bollato il tutto come “illazioni”. Secondo Maltauro questo legame tra Greganti e la “vecchia guardia del PD” gli era stato riferito nello studio di Gianstefano Frigerio.
Greganti (come Frigerio) è un reduce di Mani Pulite, pluripregiudicato con ben tre condanne definitive. Nonostante tutto nel 2011 ottenne la tessera PD, alcuni scatti lo ritraggono nelle prime file durante la presentazione della candidatura di Sergio Chiamparino, eletto 10 giorni fa nuovo governatore del Piemonte. Proprio in Piemonte vi sono altri due reduci da Tangentopoli molto bene inseriti nel partito. Giusi La Ganga, membro della maggioranza di centrosinistra che governa Torino, guidata da Piero Fassino, e Giancarlo Quagliotti, vicesegretario regionale, condannato in uno dei tre procedimenti finiti male per Greganti.
Frigerio, 74 anni, considerato dagli inquirenti il ‘regista della Cupola’ su Expo, ha visto respinta la sua richiesta di scarcerazione motivata per problemi di salute. Analoga richiesta verrà esaminata oggi dal Tribunale del Riesame a proposito di Luigi Grillo. L’ex senatore del PDL non avrebbe incassato tangenti, ma secondo la Procura sarebbe stato utilizzato per la ‘protezione’ del manager Expo Angelo Paris. Lo dimostrerebbero anche le deposizioni rese dallo stesso Maltauro e dall’ex UDC Sergio Cattozzo, il quale è stato arrestato con addosso ‘pizzini’ che facevano riferimento alla presunta contabilità delle tangenti.
Fonte -iBT-
calatafimisegestanews
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