A fronte di un’immediata reazione turistica negativa con una pioggia di disdette arrivate alle strutture alberghiere le associazioni hanno deciso di muovere un’azione giudiziale civile e penale.
ROMA – Chiederanno dieci milioni di euro di risarcimento le associazioni del territorio di Lampedusa e Linosa e in particolare la ‘Comunità di Lampedusa’, l’associazione Federalberghi e il consorzio albergatori, dopo “l’ennesima diffusione di false notizie denigratorie e allarmistiche che riguarderebbero il suo territorio”.
La falsa notizia circolata su facebook dei casi di ebola registrati nell’isola di Lampedusa, il cui autore è stato scoperto e denunciato dalla polizia postale, aveva avuto 26 mila condivisioni e un’immediata reazione turistica negativa con una pioggia di disdette arrivate alle strutture alberghiere. Per questo le associazioni hanno deciso di muovere un’azione giudiziale civile e penale.
“A fronte di una popolazione che da più di un decennio si è spesa in termini di accoglienza e solidarietàdinanzi al gravissimo flusso migratorio – dice il presidente Giovanni Damiamo Lombardo, di Federalberghi isole Pelagie – c’è un’identificazione degli aspetti negativi del fenomeno con l’isola di Lampedusa e Linosa. L’ennesima bufala che ha trovato un’irresponsabile cassa di risonanza sui social network rappresenta l’ennesimo attentato alla fragile economia di questo territorio già provato”.
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