“Obiettivo Terra” 2020, XI edizione.
E’ da poco terminata la Cerimonia di premiazione dell’XI edizione di “Obiettivo Terra” 2020, il concorso nazionale di fotografia geografico-ambientale dedicato alle bellezze e alle peculiarità delle aree protette d’Italia, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana Onlus per celebrare la Giornata Mondiale della Terra (22 aprile) con la main partnership di Cobat e con Bluarancio in qualità di Digital Partner. Alla premiazione, oltre agli autori delle foto vincitrici e i dirigenti delle aree protette immortalate, hanno preso parte tra gli altri: Virginia Raggi, sindaca di Roma capitale, e Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie.
Ad aggiudicarsi la menzione “AREA COSTIERA” è stato il calatafimese Daniele Giurintano con la sua splendida foto dello Riserva naturale Isole dello Stagnone di Marsala (Sicilia) che ha intitolato “Tramonti di sale”. Daniele è stato inoltre fino all’ultimo in competizione anche per la menzione Fanpage dove si è classificato secondo, ma non solo. La sua fotografia si è anche classifica seconda assoluta al concorso, sfiorando la vittoria finale poi ottenuta dal Brianzese Samuele Parantella con un’altrettanto bellissima foto di un uccello Martin scattata alla Riserva Naturale Palude Di San Genuario (Piemonte).
Grazie a questa fantastica foto Daniele è riuscito a far conoscere ancora di più questo incantevole luogo siciliano, protagonista di tramonti indimenticabili, promuovendo così una delle indescrivibili nostre bellezze siciliane.
Daniele Giurintano ci spiega la foto scattata:
“La foto è stata scattata dalla costa nei pressi dello Stagnone di Marsala, la più grande laguna della Sicilia, un’area naturale protetta e un ambiente di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico. Dalla stessa foto si percepisce la natura incontaminata con i suoi soavi rumori, i bassi fondali percorribili ancora a piedi, le saline ancora in attività condotte con metodi tradizionali.
Nella parte inferiore la presenza consistente di gabbiani che popolano l’area, particolare il riflesso dei laridi nelle acque a dimostrazione della limpidità e fermezza delle stesse; sulla sinistra una porzione dell’isola di Mozia che fu un’antica città fenicia dove è possibile visitare ancora i resti archeologici, dietro l’Isola Grande che prima delle maestose Egadi taglia orizzontalmente la foto, la più grande delle isole dello stagnone con la presenza di alcune saline, un bosco e delle spiaggie di sabbia fine. Sullo sfondo due delle isole egadi , Favignana e Marettimo.
Per chi si trova in quel luogo per la prima volta è una vera sorpresa che si riesce a percepire solo di presenza, i tramonti sono indimenticabili, surreali e suggestivi, unico il gioco di riflessi sull’acqua creato dai raggi solari che si intersecano tra le acque ricche di sale formando dei veri e propri specchi d’acqua, suddivisi da sottili strisce di terra a mò di una scacchiera variopinta.
A destra in penombra uno dei tanti mulini a vento costruiti con conci di tufo che si impone sul panorama, utilizzati dai salinai per pompare l’acqua di mare in Salina e per la macinazione del sale.“
calatafimisegestanews
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