Costa dice no ai due impianti proposti dalla giunta Musumeci: “Una strada sbagliata”. Sì da Confindustria: “E’ l’unica soluzione”
Si inasprisce lo scontro sui termovalorizzatori, con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ribadisce il suo no: “Non è questa la soluzione per la Sicilia”, dice dopo che Repubblica oggi ha raccontato come la Regione, per rispondere ai rilievi del ministero, abbia previsto questi impianti nel suo piano rifiuti. Per accelerare l’iter di approvazione del piano, nel rispondere nei giorni scorsi ai rilievi del ministero, il governo Musumeci ha presentato una sorta di aggiunta al piano nel quale fa riferimento al recepimento dello Sblocca Italia: il decreto legge del governo Renzi, mai modificato, che impone almeno due impianti nell’Isola. L’addendum della Regione al piano apre a questi impianti (con ogni probabilità uno a Palermo e uno a Catania), anche se rinvia tutto a un “nuovo calcolo del fabbisogni” di conferimento rifiuti, considerando l’incremento della differenziata.Il ministro invece è netto: “Servono impianti alla Regione, ma quelli — dice — che aiutano a differenziare e a riciclare. Servono impianti per l’organico, che costituisce la frazione più importante dei rifiuti prodotti. Servono impianti per sostenere la differenziata e avviare al riciclo. È ora che la Sicilia volti pagina e guardi al futuro colmando finalmente gli anni di ritardo. La strada dei termovalorizzatori è sbagliata”.
Dello stesso avviso Legambiente: “Siamo alle comiche — dice Gianfranco Zanna — verrebbe da ridere ma, purtroppo, c’è solo da piangere per questo balletto. La Sicilia, lo ribadiamo per l’ennesima volta, non ha bisogno di bruciare i rifiuti se tutti i Comuni fanno la raccolta differenziata. Gli inceneritori sono costosi, inutili e ci vorrebbero dieci anni per averli in funzione. Tra molto meno tempo, due o tre anni, la raccolta differenziata nell’Isola potrebbe, anzi dovrebbe, avere una percentuale cosi alta da renderli inutili”.
Confindustria invece spinge per questi impianti: “Gli inceneritori in Sicilia sono imprescindibili, non si può pretendere di risolvere il tema ambiente-energia-rifiuti senza affrontare la madre di tutte le questioni: quella dei termovalorizzatori”, dice il vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese.
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