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Il Sito Archeologico di Segesta prima di agosto otterrà l’autonomia del Parco

By   /  15 Luglio 2018  /  No Comments

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Finalmente un’ottima notizia per il Sito Archeologico di Segesta. La giunta regionale di governo ha approvato tre diverse proposte dell’assessore Sebastiano Tusa destinate a cambiare il modo di gestire i beni culturali e la prima riguarda proprio il Sito Archeologico di Segesta, che secondo quanto dichiarato dall’Assessore, otterrà l’autonomia Parco prima di agosto. 

Il modello è quello già applicato ad Agrigento, Naxos e Selinunte con ottimi risultati e grandi percentuali di crescita. In particolare i risultati raggiunti nella gestione del sito archeologico di Agrigento dimostrano che coniugando autonomia e valorizzazione dei beni culturali si contribuisce a creare sviluppo e ricchezza. Con la firma dell’eventuale decreto, il Parco assumerebbe una forma prettamente manageriale con un bilancio autonomo e potrà decidere su spese e investimenti, come già avvenuto appunto per Agrigento e Selinunte, facendo ben sperare in un’importante crescita del sito archeologico di Segesta e nell’avvio di nuove campagne scavo che permetterebbero di portare alla luce le tante bellezze ancora sepolte.

“Sono in carica da poco più di due mesi e in 18 anni dall’approvazione della Legge che ha previsto i Parchi archeologici in Sicilia, ne sono stati istituiti solo tre: Agrigento, Naxos e Selinunte. Tre Parchi in 18 anni è uno dei paradossi della nostra Regione che non ha attuato una buona legge che molti ci invidiano. Ho accettato l’incarico di Assessore dei Beni Culturali da parte del Presidente Musumeci soprattutto per vincere insieme a lui questa sfida: la Sicilia deve avere tutti e 20 i Parchi previsti, ai quali intendo aggiungere quello di Pantelleria, per il quale sto preparando una iniziativa legislativa”.

È quanto dichiara Sebastiano Tusa, Assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana che mette fra le priorità di Governo l’istituzione dei Parchi archeologici, modello virtuoso per la fruizione dei Beni culturali nella nostra Isola, strutture dotate di autonomia scientifica e di ricerca, organizzativa, amministrativa e finanziaria. I numeri ottenuti fino ad oggi confermano la validità del modello: una gestione snella e autonoma che rappresenta una formula moderna di fruizione e tutela con una costante crescita sia in termini di qualità dei servizi che di richiamo turistico di un vasto territorio.

“Stiamo già lavorando a tappe forzate e presto si vedranno i risultati – conclude Tusa -. Prima di ferragosto firmerò i provvedimenti per la nascita del Parco di Segesta, il primo del nuovo corso del mio Assessorato e del governo Musumeci”.

La notizia arriva quasi in contemporanea con il cambio dirigenziale ai vertici, dove è subentrata l’esperiente Dottoressa Rossella Giglio alla guida del Sito Archeologico in quanto nuovo direttore: qui il nostro articolo. 

Altra nota positiva per il Sito Archeologico è l’acquisto e l’installazione del nuovo palco al Teatro di Segesta, allestimento che mira a dare nuova luce alle sue stagioni artistiche che richiamano centinai di spettatori, come il Festival Dionisiache 2018 dall’ imminente inizio. Questa bellissima novità è stata possibile grazie al progetto del Geometra Vincenzo Tumminia supportato a pieno dal Direttore del Polo Museale di Trapani Luigi Biondo e all’Assessore dei Beni Culturali Sebastiano Tusa.

Il nuovo Palco del Teatro di Segesta – Foto di Vincenzo Tumminia

 

Anche il Segesta Parking Archeodromo, area di sosta a servizio del Parco Archeologico di Segesta, sta dando il suo forte contribuito essendo riuscito in meno di un anno a creare una serie di servizi strutturati ed organizzati per la prima accoglienza dei visitatori del sito archeologico e una serie di strumenti che inviato e spingono i turisti a visitare la vicina città di Calatafimi Segesta.  Novità 2019 sarà la realtà virtuale storica che permetterà al turistica di vedere Segesta e Calatafimi Segesta come mai fino ad ora.

Agorà Segesta Parking Archeodromo - Area sosta a servizio del Parco Archeologico di Segesta

Agorà Segesta Parking Archeodromo – Area sosta a servizio del Parco Archeologico di Segesta

 

Sembra dunque che sia stia andando finalmente verso la giusta direzione per il Parco Archeologico di Segesta. Una direzione che mira a valorizzare un’enorme patrimonio fino ad ora non sfruttato a pieno. Nota stonata rimane invece il feedback negativo lasciato da diversi turisti che lamentano il triplice biglietto che si è costretti a pagare per la visita suggerendo di unificare il tutto in un unico biglietto che permetta di partire dal Segesta Parking Acheodromo senza dover fare altre file e godersi la visita in tranquillità senza dover mettere mani di continuo al portafoglio.

 

Le altre due proposte dell’Assessore Tusa approvate

Modifica del Consiglio dei Beni Culturali

Con la Legge 80 del 1977 veniva istituito il Consiglio regionale dei Beni culturali che in questi anni, strutturato in maniera complessa e fortemente pletorica, ha fatto si che le attività collegate al suo parere fossero rallentate e talvolta collocate in un processo di stasi. La giunta ha apprezzato una scelta di modifica del Consiglio regionale dei Beni culturali che diventa un innovativo strumento, fondamentale per quel processo di efficacia dell’azione amministrativa, elemento pregnante del nuovo modello organizzativo della Pubblica Amministrazione.

“Il vecchio consiglio regionale dei Beni culturali della Regione Siciliana – afferma l’Assessore Tusa – era una sorta di piccolo parlamento formato da 58 componenti, molti dei quali non espressione di istanze culturali, bensì politiche. Con la mini riforma attuata durante il governo Crocetta era stato ridotto numericamente, ma paradossalmente aveva ampliato la presenza politica limitando al minimo quella tecnico-culturale. Adesso lo abbiamo ridotto numericamente dandogli una composizione esclusivamente culturale rafforzando la sua funzione principale di organo consultivo”.

Il nuovo modello di Consiglio regionale prevede un massimo di 10 componenti, eminenti personalità del mondo della cultura, che assumono l’incarico a titolo gratuito. Vengono scelti nel rispetto del principio di equilibrio negli ambiti professionali tra biblioteconomi, archeologi, naturalisti, storici dell’arte, etnoantropologi, paesaggisti, storici dell’architettura, esperti in management dei beni culturali e di beni ecclesiastici. A questi si aggiungono il Dirigente Generale e i Dirigenti delle strutture dei Beni culturali competenti per territorio. Organo consultivo a carattere tecnico scientifico dell’Assessorato regionale dei beni culturali, il Consiglio esprime pareri sui programmi regionali per i beni culturali e paesaggistici, sugli accordi extraregionali in materia di beni culturali, sui piani strategici di sviluppo e valorizzazione, sugli atti normativi riguardanti i beni culturali, su questioni di particolare rilievo in materia di beni culturali e paesaggistici.

 

La Regione comprerà il Castello di Schisò

La Regione acquisterà il castello di Schisò venduto all’asta nel dicembre scorso ed aggiudicato al gruppo Chincherini pder un milione e 615mila euro.

“Sono particolarmente felice che la Giunta di Governo abbia approvato l’idea di acquisire il castello di Schisò dandomi la possibilità di intraprendere le relative trattative. Sin dalla costituzione del parco archeologico di Naxos, la più antica colonia greca di Sicilia, si era pensato che il pregevole edificio fosse la sede ideale per la realizzazione del museo ove esporre gli eccezionali reperti provenienti dagli scavi, oggi allocati in un piccolo edificio all’ingresso del parco stesso. Mi auguro che presto si possa addivenire all’acquisto per dare degna sede ad uno dei complessi archeologici più esemplificativi della più antica colonizzazione greca della Sicilia”.

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