La Lega annuncia il sì. Il capogruppo Romeo: “Voto favorevole senza se e senza ma”
Il Carroccio, che nelle ultime tre letture aveva sostenuto il provvedimento, ha annunciato che voterà contro. La riserva è stata sciolta in tarda mattinata, anche se già ieri Matteo Salvini aveva lasciato intendere che non avrebbero fatto mancare i voti. A parlare chiaramente oggi è stato il capogruppo leghista alla Camera Massimiliano Romeo: “Il nostro è un voto favorevole senza se e senza ma. Il governo però deve dimostrare di avere i numeri”.
M5s sul Blog delle Stelle: “E’ un momento storico per il nostro Paese”
Per i grillini oggi è un giorno decisivo perché viene affrontato uno dei cavalli di battaglia storici: “Ci siamo, tra poco la nostra legge di riforma costituzionale passerà alla Camera per l’ultima votazione”, si legge sul Blog delle Stelle. “E’ un momento storico per il nostro Paese: presto avremo 345 parlamentari in meno e milioni di euro da investire in servizi per i cittadini. Questo governo è nato principalmente per realizzare subito due obiettivi: ridurre il numero di senatori e deputati ed evitare l’aumento dell’Iva che sarebbe costato 600 euro all’anno per ciascuna famiglia. Con l’ok definitivo di Montecitorio potremo dire di aver mantenuto il primo di questi impegni presi con gli italiani, mentre il secondo verrà realizzato con la legge di bilancio”. In Aula è intervenuta la deputata 5 stelle Anna Macina: “Non è cosa di poco conto i risparmi che porterà il taglio dei parlamentari, ma sostanzialmente questa è si una battaglia di M5s, ma non è mai stata una bandierina o una merce di scambio. Il Movimento non è in vendita, come non lo è la costituzione. Questa riforma non nasce sotto l’ombrellone non è un ricatto”. Lo spirito riformatore” di M5s questa volta ha portato al successo su una riforma per un motivo,”perché c’è un Movimento che ha portato qui dentro quelli che sono fuori”.
Come annunciato, il deputato 5 stelle Andrea Colletti ha deciso di esporsi in dissenso rispetto al gruppo e non voterà a favore del provvedimento. “Ci sono altri colleghi nel mio gruppo che hanno dubbi, e mi faccio latore anche dei loro dubbi”, ha detto. Colletti si è domandato se non fosse meglio puntare ad altre riforme, per esempio al superamento del bicameralismo perfetto o al monocameralismo. “Avrebbe portato a risparmi molto superiori” e a una maggiore efficiente. “E poi è più efficiente un Senato di 200? Come faranno a svolgere ruolo di controllo? Saranno più esposti alle lobbies. Questo dibattito sarebbe dovuto essere fatto, ma non è stato possibile farlo”. Quanto ai “correttivi” su cui si è accordata la maggioranza “andavano inseriti nella riforma, perché stiamo parlando della Costituzione, non di un Regolamento di Condominio”.
Pd ora vota a favore: “Votiamo a favore perché abbiamo ottenuto delle garanzie”. Proteste dai banchi del centrodestra
“Noi pensiamo che il Parlamento sia la casa della democrazia e pensiamo che chi è qui oggi rappresenti a pieno titolo i cittadini, e la nostra idea non è cambiata, il nostro no precedente, era convinto, a difesa di queste cose. Ora diciamo convintamente sì” al taglio dei parlamentari “perché abbiamo ottenuto quelle garanzie”. Così Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, parlando in Aula, durante le dichiarazioni, in vista del voto sul taglio dei parlamentari. “Garanzie arrivate attraverso un lavoro serio che ha trovato una sintesi efficace, che dice che le storture che ci portavano a dire no verranno corrette immediatamente, a ottobre verranno inserite le nostre proposte. Abbiamo chiesto una revisione del sistema elettorale – dice il dem – accordo prevede di dare più centralità al ruolo del parlamento, c’è stato un reale cambio di passo, avremmo voluto anche una revisione del bicameralismo perfetto, ma questa è una discussione che possiamo fare nei prossimi mesi”.
I renziani di Italia viva a favore. Ma Giachetti: “Ora raccogliamo le firme per il referendum”
Anche i renziani, nonostante la scissione dal Pd, hanno annunciato che sosterranno la maggioranza. Anche se il deputato Roberto Giachetti ha chiesto che si raccolgano le firme per il referendum e perché si chieda ai cittadini cosa ne pensano. “Non c’è dubbio alcuno che il nostro sistema vada riformato, lo si dice da decenni e lo si è tentato di fare, e più andiamo avanti e più il ritardo è colpevole. E’ il taglio dei parlamentari la risposta? E’ evidente che non lo è. Lo sappiamo tutti che la risposta sarebbe il superamento del bicameralismo”.
Tabacci: “Non posso che astenermi”. Il Maie vota a favore, ma si astiene Mario Borghese
“Dopo tre voti contrari”, ha dichiarato il deputato Bruno Tabacci del gruppo Misto, “non posso che astenermi, perché questa norma entra in un accordo di governo che ho appoggiato. Si va verso un sinedrio sempre più ristretto, altro che casta. E’ come se per perdere peso noi vorremmo amputare un arto”, spiega ancora: sottolineando che “si prospetta un risparmio simbolico e maggiore efficienza dei parlamentari, come se meno parlamentari possono fare meno danni”. Il Maie invece ha annunciato che voterà sì con Andrea Cecconi e Antonio Tasso, mentre Mario Borghese non parteciperà al voto.
Nencini (Psi): “La democrazia costa più delle dittature. Una buona ragione per votare no”. Contrario anche Maurizio Lupi
Il socialista Nencini ha annunciato che voterà contro la riforma. “La democrazia costa più delle dittature”, ha scritto su Facebook il presidente del Psi. “Se al taglio dei parlamentari non si collega una riforma delle funzioni delle due Camere e una legge elettorale proporzionale, saltano i cardini della rappresentanza dei cittadini in parlamento. Una buona ragione per votare no”. Contrario anche Maurizio Lupi: “Noi voteremo contro questa riforma costituzionale, non perché vogliamo difendere le poltrone. Voi volete il taglio perché non credete nella democrazia rappresentativa. Questa riforma come è stata costruita è fatta per conseguire la popolarità”.
L’ex M5s Vitiello: “Perché 400 e non 300 deputati? Per la propaganda siete pronti a tutto”. 10 volte meglio vota contro
La componente del gruppo misto di “Dieci volte meglio” (ex M5s) dirà no al taglio dei parlamentari perché “manca di organicità”. Lo ha annunciato in AUla Nello Vitiello. “Perché 400 e non 300 deputati? Quale è la logica? Si vuole togliere rappresentanza ai cittadini”, ha affermato. Rivolgendosi poi al M5s ha dichiarato: “Per la propaganda siete disposti a tutto”.
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