Arriva a sorpresa dalla California quello che potrebbe essere a tutti gli effetti l’inizio di una rivoluzione: i californiani hanno detto basta agli allevamenti intensivi. Suini, bovini e volatili non potranno più essere segregati in spazi angusti, in cui prolificano batteri e malattie. Non solo, neanche i prodotti provenienti dagli allevamenti in gabbie degli altri stati non potranno essere venduti sul territorio. Un voto importante, inaspettato e coraggioso.
Tutto è iniziato con una raccolta firme sulla cosiddetta Proposition12 – la legge che avrebbe vietato il confinamento degli animali da allevamento nelle gabbie –, portata avanti da attivisti e animalisti. L’adesione di oltre 660 mila cittadini californiani ha fatto sì che la proposta potesse essere sottoposta al voto popolare e diventare legge a tutti gli effetti.
Contrariamente a quanto specificato nei precedenti provvedimenti a favore degli animali – che non hanno avuto l’effetto sperato, visti gli escamotage trovati di volta in volta dagli allevatori –, la Proposition12 specifica esattamente le misure degli spazi che gli animali devono avere a disposizione, i tipi di configurazione dell’allevamento accettati e, nel caso dei volatili, la necessità di pollai da cui gli animali possono uscire e rientrare a piacimento.
“La Prop12 libererà dalle gabbie milioni di galline ovaiole, scrofe e vitelli appena nati destinati al macello”, recita il sito della campagna.
La decisione degli elettori californiani è stata tanto etica quanto coraggiosa: secondo le previsioni ci sarà un sostanziale aumento dei prezzi e un conseguente calo nel consumo di proteine animali. Ma, a quanto pare, il benessere animale è stato considerato più urgente di tutto il resto.
In Europa anche non mancano campagne simili alla Prop12 che, speriamo, porteranno allo stesso risultato. End The Cage Age, ad esempio, è la battaglia dei cittadini europei contro gli allevamenti intensivi in gabbie, che è possibile firmare sul sito.
A quanto pare, ci si sta rendendo conto che non basta cambiare personalmente il proprio stile alimentare: se la scelta è fatta in nome del benessere degli animali, è opportuno modificare gli elementi alla base della catena industriale, i soli ad essere immorali.
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