Giovedì 14 maggio 2014 si è scritta una nuova pagina di storia del calcio portoghese. Per l’ennesima volta la città di Lisbona, quella dai colori biancorossi, ha pianto per quella che è ormai diventata una tragedia calcistica. No, non si tratta di incidenti di ordine pubblico tra le tifoserie ultrà. Sto parlando del Portogallo, non dell’Italia. Non fraintendetemi! Nella bellissima cornice dello Juventus Stadium di Torino, ancora rammaricato per non aver visto scendere in capo la sua squadra, è andata in scena la finale di Europa League 2013/’14. Benfica e Siviglia a contendersi la vittoria finale. Manco a dirlo, ha vinto il Siviglia ai rigori per 4 a 2, dopo 120 minuti avari di emozioni. A nulla è servita la statua dedicata a Béla Guttmann all’interno dello stadio Da Luz, dopo la finale persa già lo scorso anno, per provare ad interrompere la maledizione lanciata dallo stesso nel lontano 1962. Nemmeno la visita del mitico Eusebio sulla tomba dell’allenatore, in occasione della finale contro il Milan del 1990, aveva sortito gli effetti sperati. La società di Lisbona dovrà adesso inventarsi qualcos’altro per cercare una riconciliazione postuma con il suo ex allenatore e chiedere così la sua grazia.
Risale, infatti, al 1962 l’ultimo successo del Benfica in una competizione europea. Era l’allora Coppa dei Campioni, alzata al cielo anche nella stagione precedente. In panchina sedeva sempre Béla Guttmann. Giocatore e allenatore ungherese, scomparso a Vienna nel 1981. Dopo quella partita, però, successe qualcosa di irreparabile tra l’allenatore e la sua società. La vittoria in Europa, difatti, spinse l’Ungherese a chiedere il pagamento di un premio. Danaro che la dirigenza gli negò perché non presente nel contratto alcuna clausola di tale genere. Dopo quel rifiuto, l’allenatore tuonò così: “Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europa ed il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni”. A quanto pare la maledizione s’è estesa anche alla Coppa Uefa, l’odierna Europa League. Da allora il borsino non lascia scampo. 8 finali europee perse, l’ultima proprio ieri sera.
MILAN-BENFICA 2-1, Coppa dei Campioni 1962/’63
INTER-BENFICA 1-0, Coppa dei Campioni 1963/’64
MANCHESTER UNITED-BENFICA 4-1 d.t.s., Coppa dei Campioni 1967/’68
ANDERLECHT-BENFICA 1-0, 1-1, Coppa Uefa 1982/’83
PSV EINDHOVEN-BENFICA 6-5 d.c.r., Coppa dei Campioni 1987/’88
MILAN-BENFICA 1-0, Coppa dei Campioni 1989/’90
CHELSEA-BENFICA 2-1, Europa League 2012/’13
SIVIGLIA-BENFICA 4-2 d.c.r., Europa League 2013/’14
Non resta forse solo che pregare alla società e ai tifosi del Benfica in vista della Champions League del prossimo anno. Per chi, invece, ama il rischio non guasterebbe una bella scommessa sul Benfica finalista perdente della prossima Champions League e della prossima Europa League.
Gaetano Pisano
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