Il finanziamento c’è, 15 milioni di euro prelevabili dal piano operativo ambiente del ministero e non più dal patto per la Sicilia come stabilito dalla Regione in un primo momento. Il nuovo impianto di compostaggio di Calatafimi, che sorgerà in zona Lagani dopo le battaglie di un comitato di ambientalisti che aveva bloccato la realizzazione di un gassificatore in zona Gallitello, consentirà di trattare 36.000 tonnellate l’anno di rifiuti organici.
In questa maniera, assieme alla riattivazione del Polo di Castelvetrano attraverso un impianto mobile, si potrebbe dare una sensibile svolta al problema del conferimento della frazione umida die rifiuti per tutti i comuni del trapanese. La prossima settimana la SRR presenterà il progetto esecutivo che seguirà quindi tutto l’iter necessario: prima le verifiche di legge sugli elaborati che dovranno evidenziare eventuali criticità da sistemare, qualora ce ne fossero; quindi si andrà alla gara d’appalto che avrà i suoi tempi, purtroppo mai celerissimi, e poi finalmente l’avvio dei lavori. Insomma, se tutto dovesse andare bene e senza intoppi, il nuovo centro di compostaggio di Calatafimi sarà completato e funzionante entro la fine del 2021.
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