PALERMO. E‘ partita alle otto (di oggi, lunedì 4) una delle misure per l’occupazione più attese in Sicilia. Chi ha tra i 18 e i 67 anni, è disoccupato e inoccupato, ha un reddito Isee inferiore ai 20 mila euro annui e non ha un’indennità di disoccupazione, potrà far parte di un progetto per firmare un contratto in un’azienda. In tutto l’assessorato regionale al Lavoro conta di coinvolgere oltre duemila disoccupati nell’Isola.
Si tratta del contratto di ricollocazione, iniziativa portata avanti in tutte le regioni nell’ambito della riforma del lavoro. Il bando mette in palio 15 milioni che verranno distribuiti a tutta una serie di enti trova-lavoro. Si tratta di associazioni, imprese, cooperative, professionisti che hanno contatti col mondo delle imprese e conoscono le loro esigenze e le opportunità del momento. Questi soggetti verranno pagati solo se riusciranno a far trovare un lavoro ai disoccupati.
Il compenso oscillerà tra i 4 mila e gli 8 mila euro in base al profilo del candidato:meno sarà qualificato il disoccupato, più difficile quindi sarà per lui trovare lavoro, maggiore sarà il premio all’ente che avrà successo. Ma cosa deve fare chi cerca lavoro? Da domani alle otto sarà attivo il sito https://codr-2017.ciapiweb.org. All’interno c’è un link per la registrazione.
Bisognerà però possedere il reddito Isee relativo al 2016 e un documento d’identità. Servirebbe anche la Did, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, che però può essere consegnata in un secondo momento. Dopo essersi registrati al portale entro 20 giorni bisognerà andare in un qualunque Centro per l’impiego per confermare di presenza i propri dati. In ogni caso sarà comunque possibile effettuare tutta questa procedura, per intero, in un Centro per l’impiego. Per iscriversi ci sono 40 giorni a partire dalle otto. Al termine di questo periodo verranno stilate le graduatorie.
I candidati saranno suddivisi in fasce d’età e per ogni elenco sarà fatta una graduatoria che terrà conto del reddito Isee, dell’età, in caso di parità sarà data priorità alle donne e infine, in caso di ulteriore parità, si effettuerà un sorteggio. Per selezionare i candidati si scorrerà l’elenco in base alla «dote» di ogni disoccupato e fino all’esaurimento delle risorse.
Per la fascia tra i 18 e i 29 anni ci sono 4,5 milioni, da 30 a 40 anni sono disponibili 2 milioni e 250 mila euro, da 41 a 50 anni saranno disponibili premi per un totale di 3 milioni e 750 mila euro e infine da 51 a 66 anni sono in ballo 4 milioni e mezzo. Quindi, per esempio, nella fascia tra i 18 e i 29 anni ci sono 4,5 milioni disponibili, divisi per una media di 5-6 mila euro di dote ciascuno, in tutto dovrebbero essere coinvolti circa 900 ragazzi. Una volta fatta la graduatoria, i disoccupati in posizione utile saranno chiamati dai Centri per l’impiego dove saranno «profilati»: in pratica gli uffici raccoglieranno tutte le informazioni relative a titolo di studio, esperienza lavorativa, competenze. E alla fine attribuiranno un punteggio e un livello di difficoltà a ciascuno dei candidati.
In base a questo punteggio, gli enti trova-lavoro riceveranno 4 mila, 6 mila o 8 mila euro, somme che saranno erogate solo se faranno effettivamente trovare un’occupazione. Nel caso il disoccupato riuscisse ad aprire un’attività da autonomo, l’ente riceverà 6.256 euro. La novità di questo nuovo sistema è che sarà lo stesso disoccupato a scegliere liberamente a quale agenzia affidarsi. In sostanza si creerà una sorta di mercato libero dove gli enti più bravi a far trovare un lavoro saranno quelli più ricercati.
Ovviamente l’ente dovrà investire nel disoccupato garantendogli un percorso di formazione. Per i candidati è prevista un’indennità lorda di frequenza, durante il progetto, di 4 euro l’ora. Il numero di ore complessivo varierà per ciascuno dei disoccupati sempre in base al punteggio assegnato dal Centro per l’impiego. Si va da 118 a 236 ore per un compenso complessivo che andrà da 472 a 944 euro.
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