Gli stati membri dell’Unione manterranno però il diritto di decidere il proprio fuso orario: le loro decisioni dovranno essere coordinate con la Commissione, per garantire che l’applicazione dell’ora legale in alcuni Paesi e dell’ora solare in altri non crei problemi per l’economia del mercato interno interno all’Unione
La notte tra il 30 e il 31 marzo prossimo bisognerà tirare avanti di un’ora le lancette degli orologi, per passare così dall’ora legale all’ora solare. Questa però potrebbe essere una delle ultime volteche lo faremo perché il Parlamento Europeo ha votato a favore dell’abolizione dell’ora legale nel 2021. Con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astenuti, è passata quindi la risoluzione legislativa che stabiliva la fine del passaggio dall’ora solare a quella legale che entrerà in vigore però tra due anni, e non già nel 2019 come inizialmente paventato. Ecco cinque cose da sapere sull’iter che ha portato alla svolta decisa oggi dal Parlamento Ue, le prossime novità e i rischi per l’economia e per chi viaggia.
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