Giorno 28 marzo si saprà se verrà approvata la mozione di sospensione del Piano Paesaggistico per i Comuni della Provincia di Trapani Di seguiti il testo integrale:
N. Misure volte a sospendere l’efficacia del D. A. n. 6683 del 29 Dicembre 2016 contenente Adozione Piano paesaggistico degli Ambiti 2 e 3 , ricadenti nella Provincia di Trapani e procedere, ai sensi dell’articolo 144 del D. Lgs. n. 42/2004, alla emanazione di un piano concertato con i portatori di interessi diffusi e condiviso con la realtà territoriale.
L’Assemblea Regionale Siciliana
premesso che:
• con Decreto n. 6683 del 29 dicembre 2016, pubblicato sul sito del Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana della Regione Sicilia, è stato adottato il Piano paesaggistico degli Ambiti 2, 3, ricadenti nella provincia di Trapani;
• la trasmissione del Decreto ai Comuni per la sua pubblicazione ha suscitato una serie di reazioni di protesta a catena da parte dei Sindaci e degli organismi di rappresentanza professionale che ne hanno contestato l’inadeguata e/o assente concertazione, nonché le profonde lacune, incongruenze ed errori;
• in particolare, le maggiori criticità rilevate riguardano:
1) I vincoli del PP riportanti quanto discendente dall’applicazione della normativa nazionale a tutela delle coste, dei fiumi, dei laghi e delle foreste, per definizione della stessa normativa dovrebbero escludere le zone A e le zone B. Il PP per evidente carenza di concertazione, non individua le zone A e B per escluderle, in conformità al dettato normativo, dalle previsioni vincolistiche del piano stesso. Tale evidente illegittimità è causa di uno sconsiderato blocco delle attività edilizie con l’applicazione delle norme di salvaguardia che faranno perdurare il vincolo fino all’approvazione definitiva del piano. I termini medi, rilevati dalle procedure già concluse in ambito regionale, intercorrenti tra la pubblicazione dei PP e la loro definitiva approvazione sono di quattro anni. E’ evidente la necessità di intervenire per sospendere il D.A..
2) La mancanza di concertazione, unitamente alla carenza di una efficace analisi degli atti emessi dalla Regione ha portato a porre vincoli interdittivi, con la stessa applicazione delle norme di salvaguardia del PP, di importantissime opere pubbliche di rilievo regionale per le quali lo stesso assessorato regionale ai Beni Culturali aveva espresso parere favorevole nella fase di Via o nella fase di conferenza di servizi. Si fa riferimento al completamento del tratto autostradale che dall’aeroporto di Trapani-Birgi si collega con lo svincolo di Mazara del Vallo chiudendo la parte occidentale del tracciato autostradale regionale. Le attuali previsioni del PP precludono la realizzazione di una delle priorità del piano regionale dei trasporti peraltro già finanziata e di cui l’ANAS sta predisponendo la progettazione esecutiva. Analoghe considerazioni valgono per la realizzazione dell’Accordo di programma sottoscritto per la realizzazione del porto turistico di Marsala, opera del valore di 60 milioni di euro cui sono collegate opere per 28 milioni finanziate direttamente al Comune.
3) Il PP vieta tutte le varianti urbanistiche nelle zone a vincolo due e tre. Detta previsione non ha senso in quanto esclude la possibilità di modificare, per esempio, importanti attrezzature pubbliche che hanno cessato di mantenere l’utilità pubblica per la destinazione originaria e che potrebbero essere riconvertite a diversa destinazione pubblica ovvero riqualificate per la vendita a privati. Diversamente il piano dovrebbe consentire le modifiche, anche con variante urbanistica, compatibili con la tutela paesaggistica.
4) l’assenza in diversi comuni della provincia di alcuni strumenti urbanisticivigenti, elementi fondamentali per redigere in conformità il piano ai sensi del comma 2 art. 133 del D.Lgs. 42/2004, ha probabilmente causato una valutazione ed una elaborazione viziata del PP;
5) in riferimento alle prescrizioni del livello di tutela 2, dirette alla tutela dei paesaggi agricoli ed ai parchi urbani e suburbani, si evidenzia che, non avendo il PP efficacia retroattiva, esse sono valide in quanto negli strumenti urbanistici vigenti le aree siano classificate come Zone E, escludendo dalla prescrizione di cui al Tutela2 anche quei territori che abbiano mutato destinazione urbanistica per effetto di piani attuativi quali piani di lottizzazione, nei casi in cui siano stati definiti gli aspetti relativi alla stipula di convenzioni vigenti ed efficaci;
6) è stato posto vincolo boschivo o di rimboschimento in zone prive delle caratteristiche specifiche e con vocazioni differente;
7) il piano paesaggistico provinciale dovrebbe prevedere la disciplina della fascia costiera tramite previsione d’interventi di recupero e riqualificazione sia delle aree compromesse dalla speculazione edilizia legalizzata, sia quelle ancora incontaminate da tutelare, restituendo cosi uno strumento attuativo di riferimento e linee guida per i comuni della provincia di Trapani per la stesura dei “Piani Spiaggia” previsti dalla L.R. n°15/2005. Il PP in questione non fornisce elementi utili per il recupero e la riqualificazione, ma pone le condizioni per l’aumento del degrado e la vetustà degli immobili. La zone costiera è, per la maggior parte, vincolata con prescrizioni di tutela 3, che vieta trasformazioni edilizie o urbanistiche. Sarà impossibile completare le opere di urbanizzazione primaria e migliorare in alcun modo il territorio; è palese la sproporzione tra i principi enunciati nella premessa e le scelte progettuali del Piano, povere e generiche, non in grado di dettare indirizzi e criteri di sviluppo compatibili con le norme di tutela;
• l’adozione del Piano Paesistico ha fatto scattare le norme di salvaguardia, congelando di fatto ampie porzioni del territorio provinciale in una posizione di inedificabilità assoluta, anche le cosiddette zone edificabili (B/3). Misure di salvaguardia significa che, fino a quando non sarà modificato il piano paesaggistico, tutte le iniziative imprenditoriali della provincia di Trapani, soprattutto quelle turistiche, rimarranno bloccate;
• l’adozione del Piano Paesistico ed in particolare nelle zone a tutela 2 ,che comprendendo la maggior parte del territorio Marsalese (colore verde del PP), zona agricole con indice di edificabilità pari a mc.0.10/mq. e in piccola parte anche zone edificabili (B/3) , non consente eventuali varianti agli strumenti urbanistici e nemmeno la realizzazione di serre agricole;
IMPEGNA IL GOVERNO DELLA REGIONE e per Esso L’ASSESSORE DEI BENI CULTURALI E DELL’IDENTITA’ SICILIANA
• a sospendere l’efficacia del D.A. n. 6683 del 29 Dicembre 2016 contenente Adozione Piano paesaggistico degli Ambiti 2 e 3, ricadenti nella provincia di Trapani;
• a procedere, ai sensi dell’art. 144 del D.Lgs. n. 42/2004, alla emanazione di un piano concertato con i portatori di interessi diffusi e condiviso con la realtà territoriale.
22/03/2017
Ruggirello-A. Milazzo-Anselmo-Oddo-Lo Sciuto-Sammartino-Sudano-Nicotra
calatafimisegestanews
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