Non accadeva dal lontano 1990, quando dopo la caduta del muro di Berlino, la Germania lavorava alla riunificazione, è accuduto adesso, a distanza di 24 anni, i tedeschi allenati da Loew portano a casa la prima coppa del mondo grazie proprio all’unità, alla compattezza di una squadra formata da campioni. La Mannschaft festeggia in modo sobrio, sorrisi, abbracci, strette di mano, come se fosse già stato scritto, sono i migliori e lo hanno dimostrato in campo, eliminando prima la Francia poi il Brasile, ed infine schiacciando l’Argentina di Messi, che ha giocato un mondiale sottotono, dimostrando di non essere l’erede di Maradona, forse erano altri tempi e i paragoni si sprecano; il punto centrale è la Germania che raggiunge dunque l’Italia nella speciale classifica iridata. I tedeschi hanno giocato con il cuore e con la voglia di vincere, così è stato; unico particolare? Il gol decisivo al minuto 122′ l’ha siglato un giovane di 22 anni, appena entrato in campo dalla panchina, uno tra i più giovani in squadra, Mario Gotze che vede adesso davanti a sè la possibilità di una grande carriera.
L’Albiceleste si ferma a un passo dalla storia, storia che è già stata vissuta proprio nella finale dei mondiali italiani nel 1990, persa appunto contro la Germania, una finale in cui l’Argentina ha sprecato tanto e fatto soffrire ancor di più i tifosi, Messi e compagnia erano infatti tra i favoriti della vigilia. Lo stadio Maracanà, teatro della finale, è in silenzio. Le strade di Rio de Janeiro anche. Gli argentini ci sono, ma ammutoliti. Perché hanno perso. Erano oltre 100mila in tutta Rio, erano arrivati nella città carioca con ogni mezzo possibile. Hanno cantato e ballato nel sambodromo e alla Fifa Fan Fest di Copacabana fino all’inizio della finale. Ma ancora una volta hanno perso, la sconfitta è doppiamente amara, forse anche per la gioia dei brasiliani, che solo al 112esimo minuto di gioco hanno potuto rilassarsi: gli odiatissimi rivali di Buenos Aires non alzeranno la Coppa del mondo in casa loro, al Maracanà, il tempio del calcio carioca.
In tribuna d’onore la festa è ugualmente contenuta, la teutonica Angela Merkel gongola, se la ride di gusto, Djlma Rousseff tira un sospiro di sollievo, se avesse vinto l’Argentina la sua campagna elettorale sarebbe stata rovinata da quell’immagine orribile: la presidentessa dei brasiliani, che consegna la coppa del mondo nelle mani di Messi, argentino, al Maracanà, ma così non è stato. I panzer vincono. Ed entrano nella storia. Oltre al quarto titolo, infatti, portano a casa un altro primato: sono la prima squadra europea a vincere un Mondiale in Sudamerica, a Berlino è festa grande, a Copacabana meno, ma comunque si respira l’artmosfera del pericolo scampato, se avesse vinto l’Argentina infatti i disordini sarebbero aumentati, la rivolta già vista prima dei mondiali e dopo la sconfitta del Brasile sarebbe forse stata catastrofica .
Il momento finale dei Mondiali 2014 regala tre immagini: un tramonto d’oro che fa da cornice al Cristo del Corcovado colorato di verdeoro con il Maracanà e i suoi fuochi d’artificio a fare da sfondo. Angela Merkel che si lascia andare ed esulta come neanche in curva all’Allianz Arena (e Djlma a guardarla con un sorriso a dir poco falso). E Joseph Blatter a parlottare (purtroppo) in tribuna d’onore con Vladimir Putin: Brasile 2014 è finito, il suo pensiero è già a Russia 2018 (e alle elezioni per la presidenza Fifa, in cui corre per la quinta volta consecutiva). C’è anche un quarto scatto. Ma lo vedono in pochi. Lionel Messi (comunque vincitore del Pallone d’Oro, come miglior giocatore del mondiale forse immeritatamente) è solo in mezzo al campo, testa bassa e sguardo assente. Lui lo sa: non è Maradona.
TABELLINO
Germania(4-2-3-1): Neuer; Lahm, Hummels, Boateng, Höwedes; Schweinsteiger, Kramer (32′ Schurrle); Müller, Kroos, Özil (120′ Mertesacker); Klose (88′ Gotze). Allenatore: A. Sabella
Argentina (4-3-3): Romero, Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Pérez (86′ Gago), Mascherano, Biglia; Messi, Higuain (78′ Palacio), Lavezzi (46′ Aguero). Allenatore: A. Sabella
Arbitro: Nicola Rizzoli
Marcatori: 113′ Gotze
Ammoniti: Mascherano, Aguero (A), Schweinsteiger, Howedes (G)
Germania Argentina 1-0 Highlights
Valentina Mucaria
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