Nel pomeriggio il vicepremier Luigi Di Maio svelerà la Card e il sito relativi al reddito di cittadinanza. La prima avrà l’aspetto di una normale carta bancaria, gialla, con numeri a rilievo e il logo delle Poste. Sarà assegnata al titolare, ma non riporterà il nome e si mimetizzerà con le altre carte di credito per rispetto della privacy. Il nuovo sito (www.redditodicittadinanza.gov.it) per il primo mese fornirà solo informazioni.
Dal 6 marzo, sul portale sarà invece possibile richiedere telematicamente il reddito di cittadinanza, uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli reali di Poste e Caf. Prima sarà necessario richiedere l’Isee.
Cos’è il reddito di cittadinanza – L’appuntamento con la presentazione di questi due nuovi strumenti rispetta il cronoprogramma che l’esecutivo si era dato per l’attivazione del reddito e – in attesa di convenzioni, regolamenti e “navigator” – consentirà ai cittadini di familiarizzare con questo nuovo strumento che punta a essere sia di aiuto per le famiglie più povere, sia di “traghettamento” verso il mondo del lavoro. “Sarà la prima card del reddito di cittadinanza nella storia di questa Repubblica. Milioni di card elettroniche erogheranno il reddito e quindi permetteranno all’economia dei territori di crescere, perché questi soldi saranno spesi presso i commercianti e le imprese di tutto il Paese”, ha dichiarato Di Maio. .
La procedura – La nuova carta sarà distribuita da Poste Italiane. La procedura prevede la presentazione della domanda per ottenere il reddito e la verifica dei requisiti da parte dell’Inps, che invierà una mail o un sms ai richiedenti per certificare l’accoglimento. Da qui scatta la procedura. L’Inps avvisa anche le poste che convoca il ‘titolare’ della domanda fatta per la famiglia. Ci vorranno una decina di giorni, ha spiegato nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante. La consegna dovrà essere effettuata personalmente al richiedente, che dovrà presentarsi con un documento valido. L’accredito sulla carta arriverà il mese successivo alla presentazione della domanda. Probabilmente i soldi saranno disponibili a fine aprile per chi ha richiesto il reddito a marzo.
Cosa si può pagare e quanto si può prelevare – I dettagli del funzionamento devono ancora essere svelati, ma alcuni meccanismi sono già chiari. L’uso di questa carta sarà inibito per giochi che prevedono vincite in denaro. Potrà essere utilizzata per fare alcune spese di beni di consumo e pagare utenze. E’ possibile prelevare in contanti 100 euro al mese o un importo collegato alla cosiddetta scala di equivalenza (legata al numero dei componenti del nucleo familiare): se la quota è al 2,1, cioè al massimo, si potrà prelevare fino a 210 euro.
La questione affitto – Ovviamente si paga una piccola commissione alle Poste. Per il resto, invece, sarà possibile effettuare un solo bonifico mensile per il pagamento del canone di locazione della casa di abitazione, fino ad un massimo di 280 euro mensili, ridotti a 150 euro per le pensione di cittadinanza. Oppure sarà possibile fare un solo bonifico per il pagamento della rata del mutuo della casa di abitazione fino ad un massimo di 150 euro mensili.
Il controllo delle spese – Le spese fatte potranno essere controllate via computer o con apposite app. Occhio, se le somme non vengono spese entro il mese si rischia che nei mesi successivi lo Stato riduce l’importo fino ad un 20%. Ovviamente per rientrare tra i beneficiari bisognerà rispettare i paletti previsti e, se si troverà il lavoro, il beneficio si sposterà all’azienda fino a raggiungere i 18 mesi previsti per l’erogazione di questo sussidio.
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