PALERMO – Da Palazzo dei Normanni arriva l’ok alla legge sulla semplificazione amministrativa. Il disegno di legge è stato approvato all’unanimità dai 35 deputati votanti. Con questo testo la Regione Siciliana aggiorna la normativa in tema di procedimenti amministrativi e supera la legge del 1991 che fino a oggi ha regolato l’attività della burocrazia.
L’elemento più innovativo della legge è la più marcata responsabilità dei dirigenti quando il provvedimento da adottare non sarà emanato o sarà emanato in ritardo. La norma si occupa di tempi di produzione degli atti amministrativi, di poteri sostitutivi in caso di inerzia, di trasparenza e di conferenze di servizi: i rappresentanti delle amministrazioni piuttosto che esprimere le posizioni degli enti di appartenenza separatamente lo faranno attraverso delle riunioni.
Fra le novità previste dalla legge c’è inoltre la previsione che entro tre mesi il presidente della Regione emani un testo unico con tutte le leggi regionali relative all’azione amministrativa. Insomma, un testo unico che dovrebbe servire a cittadini e imprese per conoscere tutte le norme che servono per confrontarsi con la burocrazia regionale.
La legge si applicherà in tutto il territorio della Regione e riguarderà anche ai Comuni e tutti gli enti pubblici e le aziende collegate e dipendenti dal settore pubblico.
Il disegno di legge di iniziativa governativa ha visto cooperare l’assessore alla Funzione pubblica Bernadette Grasso e quello all’Economia Gaetano Armao. “Con questo disegno di legge – ha affermato quest’ultimo – la Regione adotta un modello di amministrazione innovativa e sburocratizzata in cui prevalgono istituti come quello del silenzio assenso, della conferenza di servizi e dell’amministrazione tacita. Si va così verso un’amministrazione che agevola l’iniziativa privata e che quando dice ‘no’ è obbligata a motivare la propria posizione”.
Soddisfazione per l’approvazione anche dal presidente della Regione Nello Musumeci che in Aula ha ringraziato i deputati per il lavoro fatto: “È un omaggio ai cittadini stanchi ed esasperati di attendere i lacci e i cavilli di certa burocrazia. Grazie al Parlamento regionale per lo stile istituzionale avuto sia nell’approccio al dibattito sia per la posizione assai responsabile verso i contenuti del disegno di legge. Proseguendo in questa direzione – ha continuato il governatore – possiamo andare avanti con la stagione di riforme, non solo attraverso i disegni di legge che il governo ha doverosamente promosso ma anche attraverso un confronto in Aula sui progetti di legge che vorrà presentare l’opposizione”.
In Sala d’Ercole, l’approvazione dei 38 articoli, è andata spedita. E l’unico punto di discussione è stato quello legato a un emendamento aggiuntivo con cui il governo chiedeva di reintrodurre un articolo bocciato dalla commissione Affari istituzionali, la norma che puntava alla costituzione di un ufficio speciale presso la Presidenza della Regione per l’attrazione degli investimenti in Sicilia. Di fronte alla richiesta del governo i deputati di opposizione hanno levato gli scudi e hanno suggerito di proporre un tale ufficio in un altro disegno organico. Questo ha portato l’esecutivo regionale a ritirare l’emendamento.
Guardando alle previsioni contenute nel testo normativo, poi, ci sono indicazioni sull’ordine che bisognerà adottare nell’esame delle pratiche, quello cronologico, e le possibili deroghe alla regola. Le amministrazioni pubbliche dovranno rispondere entro 30 giorni dalla richiesta dei privati. Solo per alcuni procedimenti i tempi potranno essere più lunghi e a stabilire quali saranno sarà un decreto del presidente della Regione.
“La legge appena approvata dall’Ars – ha commentato Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà bellissima – compie scelte innovative rispetto alla disciplina nazionale, con l’obiettivo di rendere maggiormente significativa ed incidente la portata degli istituti di semplificazione sulla realtà socio-economica siciliana. Fondamentale pure l’ulteriore semplificazione degli istituti della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e del silenzio-assenso, ed è pure importante aver ribadito l’uso della telematica da parte delle amministrazioni e la presenza dello sportello unico. Il prossimo obiettivo sarà l’approvazione dell’ufficio speciale ‘Invest Sicilia’”.
“Da ora in poi – ha aggiunto Vincenzo Figuccia (Udc), relatore della legge – verranno regolati meglio anche gli accessi amministrativi con tempi e procedure rapidi. La Sicilia si dota così di un testo unico che snellisce la burocrazia e recepisce le norme statali. Un grande passo in avanti per garantire efficienza e sviluppo alla regione”.
Anche Sicindustria plaude all’approvazione da parte dell’Ars della legge sulla semplificazione amministrativa. “Snellire le procedure amministrative e garantire tempi certi agli imprenditori – commenta il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese – è una condizione indispensabile per qualsiasi investimento. Gli investimenti si materializzano in quei territori dove l’alleanza tra chi governa e chi produce è stabile: per competere e creare benessere sociale è necessario stimolare gli investimenti e la politica è chiamata a creare le condizioni abilitanti per la crescita della produttività assicurando semplificazione burocratica, certezza normativa e pianificazione strategica. Oggi possiamo finalmente dire che un passo importante è stato fatto”.
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