PALERMO – E adesso la Regione chiede una mano al Ministero del Lavoro. In arrivo in Sicilia 48 esperti che dovranno occuparsi della gestione del Piano Giovani. Il mega-avviso che dovrà finanziare la Formazione professionale siciliane e che contiene una serie di strumenti per favorire l’accesso al lavoro dei siciliani.
Quarantotto. Tanti sono gli esterni che verranno selezionati da Italia Lavoro spa, una società strumentale del ministero del lavoro. Gli avvisi sono già presenti sul sito (www.italialavoro.it) e il bando scadrà il prossimo 3 luglio. Già, alla Regione i ventimila dipendenti non bastano mai. Ne servono sempre altri. E stavolta, quantomeno, non sarà Palazzo d’Orleans a pagare per gli esterni.
Sono due le figure cercate da Italia Lavoro. Per la figura “professional”, il ministero cerca 41 persone: per loro pronto co.co.pro di 16 mesi. Gli altri sette “esperti”, invece, ecco un contratto di un anno. Il bando non specifica la retribuzione. Ma quantomeno spiega le mansioni a cui saranno chiamati gli esterni. I 41 “professional”, dovranno occuparsi “principalmente, ma non esclusivamente, – si legge nell’avviso – di servizi rivolti alle persone e al sistema delle imprese effettuando tutto quanto necessario per la realizzazione delle misure previste dal progetto (informazione, promozione e attivazione di interventi; tutoraggio dei tirocini avviati; supporto ai CPI, co-promotori dei tirocini formativi; supporto al sistema della Domanda, agli Ordini professionali ed ai soggetti ospitanti; supporto al sistema della domanda; gestione e verifica di tutta la documentazione tecnico-amministrativa; raccolta e gestione della documentazione amministrativa cartacea ed elettronica dei dati per la rendicontazione e il controllo delle fasi ispettive, anche in itinere)”.
Ma non solo. Queste figure dovranno ovviamente occuparsi dell’assistenza tecnica per “la messa a sistema degli standard di servizio e delle modalità di erogazione delle politiche attive, con particolare riferimento al target giovani; il trasferimento ai CPI metodi e strumenti utili all’erogazione di servizi personalizzati ai lavoratori e alle imprese; l’analisi di dati e redigere rapporti di monitoraggio finalizzati ad una migliore qualificazione degli operatori”. È richiesta ovviamente la laurea di vecchio o nuovo ordinamento.
Per gli altri esterni varrà la regola “del sette”. Sono 7 infatti le figure richieste. Tutte dovranno dimostrare un’esperienza di almeno sette anni nel settore di competenza. Questi esperti dovranno lavorare alla “realizzazione di un programma di qualificazione dei Centri per l’impiego attraverso, tra l’altro, un percorso di formazione e informazione, destinato agli operatori dei Centri e un’azione di empowerment dei responsabili CPI siciliani, anche in coerenza con quanto definito nell’ambito di programmi finalizzati alla realizzazione della ‘Garanzia giovani’ a livello nazionale e locale”.
Questo, in generale. Nello specifico, questi sette esperti “supporteranno la realizzazione delle iniziative di formazione ed informazione previste dal progetto, tramite docenze in apposite sessioni formative rivolte agli operatori CPI e di empowerment dei responsabili CPI. L’attività comprende anche la predisposizione dei moduli formativi secondo il programma formativo/informativo condiviso con la Regione Siciliana”. Anche in questo caso richiesta la laure. Il contratto avrà una durata di dodici mesi. Per entrambe le figure, il termine di scadenza per l’invio della candidatura è il 3 luglio prossimo. Ultimi giorni, quindi, per gli esperti che vorranno “dare una mano” alla Regione per attuare i progetti del Piano giovani.
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