Questa estate Toyota aveva attirato su di sé una grande attenzione con l’annuncio della sua auto ad idrogeno a cella combustibile, un progetto che la casa giapponese aveva abbandonato a metà anni ’90 per concentrarsi sulla Prius.
Il modello è stato finora conosciuto solamente come FCV (Fuel-Cell Vehicle), ma il colosso asiatico ha ufficialmente annunciato il nome del suo veicolo, che mira a rivoluzionare il settore della mobilità ecologica: la Toyota Mirai (“futuro” in giapponese) è stata presentata ufficialmente da Akio Toyoda, presidente e CEO di Toyota Motor Corporation.
“Oggi siamo ad un punto di svolta nell’industria automobilistica”, ha spiegato Toyoda. “Un punto di svolta nel quale le persone abbracceranno una nuova auto rispettosa dell’ambiente che è piacevole da guidare. Un punto di svolta dove una berlina a quattro porte può viaggiare per oltre 450 chilometri con un solo pieno di idrogeno, può essere rifornita in meno di cinque minuti ed emette soltanto vapore acqueo. Un punto di svolta che rappresenta molti anni ed innumerevoli ore di lavoro del nostro team per creare un’auto che ridefinisca l’industria. Tutti noi a Toyota crediamo in un futuro che sia più sicuro, verde e semplice per tutti”.
La Toyota Mirai sarà lanciata ad aprile in Giappone (con un prezzo di poco superiore ai 48.000 euro), per poi sbarcare in seguito anche in Europa e Stati Uniti. Proprio negli USA si stanno facendo grandi passi in avanti per quello che rappresenta un aspetto fondamentale per permettere il successo di questo tipo di auto: un network di stazioni di rifornimento a idrogeno.
Toyota sta infatti collaborando con Air Liquide per la creazione di 12 moderni punti di rifornimento sparsi tra New York, New Jersey, Massachusetts, Connecticut e Rhode Island. Le località sono state selezionate per fornire una copertura delle aree emetropolitane di New York e Boston, con l’idea di iniziare a formare un corridoio in grado di consentire viaggi negli USA con l’auto ad idrogeno a cella combustibile, sulla falsariga di quanto già realizzato da Tesla Motors con i suoi Supercharger.
Fonte -IBT-
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