(ATTENZIONE: in questo articolo sono presenti delle immagini forti, sebben censurate, pertanto se ne sconsiglia la visone ai più facilmente impressionabili.)
La notte del 21 novembre 2013 in Ucraina cominciano le proteste contro il governo di Viktor Janukovič, movimento meglio noto come “Euromaidan”.
Motivo principale della protesta è la volontà del popolo ucraino di entrare a far parte dell’unione europea, cosa buffa considerato il cosiddetto “euro-scetticismo” che sta uscendo fuori nei vari paesi che già ne fanno parte, ma tralasciando questo aspetto, fatto sta che il malcontento generale e l’insofferenza per un governo diffusamente corrotto hanno fatto scendere in Piazza ampie fasce della popolazione, tra cui svariati movimenti politici extraparlamentari sia di matrice progressista che di estrema destra.
Ed è proprio la fazione nazional-socialista che ha preso le redini della protesta, grazie al sostanziale sostegno di UE e USA in termini di uomini e armamenti [1].
Sebbene possa apparire controverso che le forze “democratiche” dell’occidente abbiano sostenuto le fazioni neo-naziste ucraine, vanno considerate tuttavia le motivazioni e la portata strategica di tale (miope) comportamento, infatti, tramite la rimozione di qualsiasi rappresentante filorusso all’interno del parlamento ucraino, diventa possibile:
A) l’ingresso dell’Ucraina nella vacillante economia europea, dandole una boccata d’ossigeno;
B) l’ingresso dei rappresentanti di Kiev all’interno della NATO, garantendo ad USA e alleati un’importante posizione strategica e arginando il peso geopolitico della Russia.
Ma procediamo con calma, e analizziamo con ordine i fatti.
Dopo tre mesi dall’inizio delle proteste, il 22 Febbraio, passa la mozione di sfiducia che destituisce Janukovič dal ruolo di presidente.
Le violenze nelle piazze hanno già comportato più di una settantina di vittime e molte centinaia di feriti tra i manifestanti, ma anche tra le forze di polizia, oltre ad innumerevoli feriti, si contano una ventina di poliziotti uccisi, vittime di cecchini non identificati; inoltre sono stati evacuati diversi palazzi governativi e in uno di questi sono stati tenuti in ostaggio decine di poliziotti [2] [3].
Per cui, sebbene inizialmente il parlamento sia stato abbastanza compatto intorno al presidente, il malessere sociale e l’escalation delle violenze hanno convinto i parlamentari a sfiduciare Janukovič.
In tutto ciò le principali forze parlamentari che hanno tratto vantaggio dalle vicende di piazza Maidan sono state l’ “Unione Pan-Ucraina Patria”, partito di centro destra, di stampo conservator-liberale, l’ “Unione Pan-Ucraina Libertà” (meglio nota come “Svoboda”) e il “Pravyi Sektor” (settore destro), questi due entrambi partiti nazionalisti e militaristi di estrema destra, nonché referenti parlamentari delle forze neo-naziste che hanno preso il controllo della piazza durante la rivolta [4].
L’ Unione Pan-Ucraina Patria invece è il partito cui leader è Julija Tymoshenko, la quale, essendo prigioniera politica del governo di Janukovič, è stata sin dall’inizio uno dei cavalli di battaglia della protesta, dato che le forze europee ne richiedevano la scarcerazione immediata al fine di avviare un processo di dialogo sull’ingresso dell’Ucraina nell’UE.
Caduto Janukovič, la Tymoshenko viene liberata [5] e il suo partito messo a capo di un governo provvisorio, cui prendono parte, in ruoli di primo piano anche Svoboda e Pravyi Sektor (si veda il ruolo di Ruslan Koshulinski, di Svoboda, quale vicepresidente del parlamento [6] [7]), inoltre vengono fissate le elezioni per la data del 25 maggio.
Intanto, nei primissimi giorni di marzo, Putin invia delle truppe in Crimea, col pretesto di voler proteggere la popolazione che in quella regione è a maggioranza russofona; è immediata la reazione di condanna di USA e UE, che congelano i rapporti con la Russia , sospendendola dal “gruppo dei grandi” e annullando l’incontro dei G8 a Sochi [8].
L’incrinarsi dei rapporti tra il blocco del Nord Atlantico e la Russia, fa prospettare anche una crisi sui rifornimenti energetici europei; infatti è la compagnia russa Gazprom a rifornire di gas i paesi dell’unione e le principali reti dei gasdotti attraversano proprio il territorio ucraino [9].
Fin qui sembrerebbe tutto chiaro, la stampa nostrana allineata alla posizione assunta dalla NATO, e quindi alla propaganda statunitense, ha ben celato gli aspetti più controversi della vicenda e ha additato i cattivi: Viktor Janukovič, ma soprattutto, l’uomo dietro le quinte, Vladmir Putin.
Tuttavia, in breve tempo, iniziano a venire a galla alcuni dettagli agghiaccianti.
Innanzitutto si scopre che i misteriosi cecchini, presenti nelle piazze delle proteste, erano al soldo della nuova coalizione [10.a].
Quando poi nelle regioni dell’Ucraina orientale, a maggioranza russofona, si chiede a gran voce l’indipendenza dal governo di Kiev (volontà espressa chiaramente da un referendum popolare del dodici maggio, con esiti ampiamente favorevoli nei distretti di Lugansk e Donetsk [10.b]) ecco che la Tymoshenko rivela il suo lato oscuro, ben nascosto da un volto pacifico e pio, simbolo della bonarietà delle proteste in piazza Maidan:
«Prenderei io stessa l’Avtomat (il fucile d’assalto Kalashnikov) e sparerei in fronte a questo stronzo,
bisogna ammazzarli tutti, insieme alla loro guida […] bisogna tirare una bomba atomica» [11]
(riferendosi agli 8 milioni di russofoni nel sud est dell’Ucraina e al presidente Vladmir Putin, ndr)
Queste le parole del nuovo presidente venute fuori da un’intercettazione, salvo poi affermare che è stato solo “un momento di rabbia”. Già.
Il venticinque maggio, giunte le elezioni, il successo dell’Unione Pan-Ucraina Patria viene disatteso dalla vittoria di Petro Poroshenko, che ha ottenuto oltre il cinquanta per cento delle preferenze.
Poco male dato che la Tymoshenko ha assunto comunque la carica di primo ministro e il suo partito si è aggiudicato cento dei quattrocentoquaranta seggi del parlamento, mentre Svoboda con trentotto seggi si è confermato come terzo partito del paese.
La vittoria di Poroshenko , unita al successo della Tymoshenko hanno esaltato USA e UE, e per capire il perchè è sufficiente analizzare la biografia di entrambi i personaggi e valutarne in particolare il profilo economico: Poroshenko è infatti meglio noto come il “re del cioccolato”, fondatore della Roshen, esporta prodotti dolciari in tutto il mondo, possiede alcuni reti televisive ucraine, un’industria di automobili e, ciliegina sulla torta, un’industria militare [12];
Julija Timoshenko invece è legata all’industria energetica, nota anche come “la principessa del gas” è stata presidente della “Compagnia generale d’energia” (azienda privata importatrice di metano dalla Russia), annoverata dalla rivista Forbes tra le cento donne più potenti del pianeta, ha avuto in passato legami col settore energetico statunitense [13].
La linea di Poroshenko, inoltre, si pone in perfetta continuità con quella del governo provvisorio, dichiarando di non voler scendere a compromessi con la Russia e di non riconoscere alcuna istanza indipendentista [14], nonostante Putin si mostri disposto sin da subito ad aprire un dialogo [15].
Insomma, alla fine dei conti, fatta la “rivoluzione” arrivano gli affari, soprattutto per gli USA, non a caso già dal tredici maggio il figlio del vicepresidente statunitense Biden entra nel consiglio di amministrazione della più importante compagnia di gas ucraina [16].
Per quanto riguarda i paesi europei, invece, si prospettano più svantaggi che vantaggi, dei quali ne giova ancora l’economia d’oltreoceano: al fronte di una possibile rottura con la Russia saranno le compagnie statunitensi a rifornirci di metano [17.a] ma a prezzi decisamente più alti [17.b], inoltre il simpaticissimo Obama “invita” gli alleati del Trattato del Nord Atlantico a incrementare le spese militari per rafforzare le linee di difesa nell’est europeo [18]; facendo un paio di conti, giacché l’industria bellica da cui l’Europa si rifornisce di mezzi è proprio quella degli States, è facile comprendere che tale manovra porterà giovamento alla crisi economica degli stessi.
Ottimo! Ne saranno lieti i cittadini europei!
Tra le tante politiche d’austerity il nostro ingombrante alleato ci tira in mezzo alla sua miope politica imperialistica, accolta con entusiasmo da chi ci governa, ma che non farà altro che impoverire ulteriormente le popolazioni dell’UE, tagliando ancora nei servizi e allontanando ancor di più il miraggio del welfare.
Unico vantaggio economico che trae l’Europa (o per meglio dire le aziende tedesche) da questi avvenimenti sarà, come detto inizialmente, l’ingresso dell’Ucraina nella propria comunità economica, che col suo ingresso garantirà una boccata d’aria fresca al mercato finanziario e reale dei capitali europei, garantendo alla Germania (economia trainante dell’UE) un bacino di manodopera a basso costo e un nuovo mercato in cui esportare le proprie merci.
Ma volgiamo lo sguardo alla questione cruciale tra le tante vicissitudini.
Il nuovo governo ucraino è lo stesso cui la NATO da sostegno incondizionato, come ha dichiarato Obama all’incontro dei G7:
«Non accetteremo l’occupazione della Crimea da parte della Russia e le sue violazioni della sovranità ucraina» [19]
Ma quali sono i mezzi tramite i quali viene espressa la suddetta “sovranità ucraina”?
Il governo ucraino è quello che ha sostenuto il gesto di un gruppo di militanti neonazisti del Pravy Sektor, i quali nella città di Odessa hanno incendiato un edificio in cui sono dovuti scappare dei sindacalisti filorussi, nell’incendio sono morte oltre quaranta persone [20]. La stampa italiana (come quella europea del resto) si è mantenuta sul vago arrivando persino a stravolgere i fatti [21] [22].
Il governo di Poroshenko è lo stesso che dopo appena due giorni dal suo insediamento, il ventisette maggio, ha lasciato che le forze filogovernative aprissero il fuoco contro gli insorti che avevano attaccato e occupato l’aeroporto internazionale di Donestsk, tramite l’impiego di mezzi pesanti e addirittura lanciando un raid aereo che ha causato più di un centinaio di vittime anche tra i civili [23] [24]; in un video, che nessuna rete nazionale ha trasmesso, vengono riprese una decina di vittime sulla strada nei pressi dell’aeroporto [25].
L’attuale governo di Kiev è quello che due settimane fa, nella data del tre giugno, ha lanciato un altro raid aereo sulla città di Lugansk causando alcune decine di vittime [26] [27], anche in tal caso è apparso un video che nessun media si è preoccupato di trasmettere [28].
In tutto ciò appare chiara la disonestà dei mass media, complici di portare avanti una campagna mediatica chiaramente polarizzata, come si può notare dal risalto che questi hanno prestato all’abbattimento di un velivolo militare ucraino, in cui hanno perso la vita quarantanove soldati [29] [30].
In tal caso quella che è la legittima difesa delle popolazioni che subiscono gravi perdite di civili, comprese donne e bambini, diventa un “atto terroristico”, come è possibile leggere negli articoli di repubblica e tgcom24.
Ad ogni modo la risposta di Koval, ministro della difesa, non si è fatta attendere, l’esercito governativo, nella giornata del sedici giugno, ha ucciso duecentocinquanta miliziani separatisti [31], mentre si attendono ancora le stime delle vittime tra la popolazione civile.
Questa è la “democrazia” che il governo italiano insieme agli altri governi europei, capeggiati dagli USA, sostengono [19], questa è la politica estera di Renzi, il quale non fa altro che obbedire al diktat a chiare tinte imperialistiche della NATO.
Tuttavia nulla di nuovo sotto il sole, considerato che i governi di centro-sinistra (anche più di quelli di centro destra) hanno sempre sostenuto le posizioni guerrafondaie statunitensi, checché ne dica la costituzione, come in Jugoslavia nel novantadue o come in Syria recentemente (si veda la posizione di Vendola a riguardo [32]).
In merito all’attuale dirigenza politica va aggiunto che, nonostante tutto, la nuova presidenza ucraina non è neppure troppo scomoda per gli interessi di Mosca: l’opposizione del Cremlino, infatti, si è manifestata in particolare contro il governo provvisorio, mentre ha mostrato subito aperture nei confronti del neo-presidente eletto, rimanendo intransigente soltanto nella cessione della Crimea.
L’oligarca Poroshenko non è infatti estraneo alle relazioni con la Russia, in quanto ministro dello Sviluppo Economico nel governo di Janukovič. [33.a]
Pur sembrando assurdo e in contrasto con quanto detto in precedenza, va analizzato il comportamento di Putin: una volta sfruttato il sentimento filo-russo nelle popolazioni dell’Ucraina orientale, ha preso la penisola di Crimea (avamposto di importanza sia simbolica che strategica), senza preoccuparsi di difendere ulteriormente le popolazioni della regione del Donbass. [33.b] [33.c]
In tal modo, appena verranno spenti i restanti movimenti indipendentisti, la Crimea verrà ceduta senza colpo ferire alla Russia in modo tale da smorzare la tensione e senza innescare ulteriori conflitti. [33.d]
Da quanto appena detto, è chiaro che quello che si sta verificando sul territorio ucraino rispecchia gli interessi economici di tutti gli stati coinvolti, ma soprattutto della classe dirigente degli stessi, preoccupati di spartirsi una fetta del bottino e noncuranti se ciò comporti continui massacri di cui sono vittime le classi subalterne, ovvero la stragrande maggioranza della popolazione.
Ma quanto accade in Ucraina non riguarda soltanto meri interessi economici: va ricordato che tale situazione di instabilità e il rischio che vi è annesso, legato a un potenziale conflitto globale, sembrano essere il principale obbiettivo degli Stati Uniti.
Come detto all’inizio, uno degli scopi della Casa Bianca, forse il più importante, è quello di arginare il peso geopolitico della Russia, la quale sembra sempre più vicina a divenire una potenza mondiale capace di contrapporsi agli USA, anche in termini di strategia bellica.
Non solo un territorio come l’Ucraina garantisce un avamposto di difesa importante nelle immediate vicinanze dell’avversario, ma tale crisi permette di creare dissapori sul piano delle relazioni internazionali e quindi preparare il terreno per lo schieramento delle fazioni, come ha già fatto decretando l’uscita della Russia dai G8 [34].
D’altro canto sono ben chiari anche gli interessi di Vladmir Putin, le cui mire espansionistiche non vengono affatto nascoste (si vedano le recenti guerre in Cecenia).
Si tratta, infatti, di una Russia che ambisce a rientrare nel gioco delle grandi potenze e in Ucraina ha appositamente fomentato il sentimento nazionalistico nei confronti della “Madre Russia” al fine di potersi appropriare di una fetta d’Ucraina, sfruttando il benestare degli oligarchi filo-russi nelle regioni orientali [35].
Per approfondire la questione è possibile consultare anche Pandora TV [36], fondata da Giulietto Chiesa, giornalista che ha ricevuto il Premio Nazionale Cultura Della Pace nel duemiladue. Si tratta di una community video-giornalistica italiana per produrre informazione libera, progetto nato nell’Aprile dell’anno corrente proprio per far luce sugli eventi ucraini e sulle intenzioni dei diretti interessati, da un punto di vista che però, a tratti, si mostra eccessivamente pro-russo.
In conclusione se in tutta questa storia si vogliono trovare i “cattivi”, non si possono di certo escludere Barack Obama e governi alleati, dato che Vladmir Putin, personaggio senza alcun dubbio discutibile, ha tentato diverse volte di mediare, evitando di incorrere in incidenti diplomatici o militari e denunciando a chiari toni i massacri di civili che il governo di Kiev continua a portare avanti. [33.b]
Se questo è difficile da digerire, basti sapere che la guerra in Syria, tanto voluta dalla NATO, è stata evitata grazie al veto posto da Russia (e Cina) sulla risoluzione del consiglio delle Nazioni Unite che avrebbe mandato in “missione di pace” le milizie europee e nordamericane [38] [39].
Visti gli strascichi di tali “missioni di pace” in Afghanistan, Iraq e Libia nell’ultimo decennio, è positivo che, per la prima volta, qualcuno col potere di farlo abbia evitato le ingenti stragi di civili che deriverebbero da un intervento diretto degli eserciti della NATO; ma di fatto è pur vero che tale intervento del primo ministro russo è pilotato da interessi tutt’altro che umanitari, dato che i conflitti che continuano tuttora a segnare il popolo siriano rappresentano una guerra per procura, nella quale le due superpotenze (USA e Russia) sostengono tramite alleati le due fazioni opposte [40].
In fondo quest’opposizione all’imperialismo americano non cela altro che l’ascesa di una nuova potenza globale, segnando l’alba di una moderna guerra fredda, all’interno della quale non può esistere spazio per il benessere di alcuna popolazione.
8 fg
[Tutte le immagini presenti nell’articolo sono state tratte da internet, nell’eventualità che alcune di esse siano coperte da copyright, cortesemente contattare l’autore dell’articolo o l’amministratore del sito e verranno immediatamente rimosse.]
[1] http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=6978
[2] http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/20/ucraina-finisce-la-tregua-evacuato-parlamento-insorti-prendono-in-ostaggio-50-poliziotti/887828/#foto-ucraina-scontri-a-kiev
[3] http://video.repubblica.it/dossier/rivolta-ucraina-2013/kiev-poliziotti-ostaggio-dei-manifestanti/156687/155179
[4] http://www.channel4.com/news/kiev-svoboda-far-right-protests-right-sector-riot-police
[5] http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/kiev-yanukovich-caduto-tymoshenko-liberata-presidente-ucraina-fdfe6b35-e618-4a6d-9b17-a5cde9ddc0e6.html?refresh_ce
[6] http://www.lastampa.it/2014/03/06/blogs/underblog/ucraina-se-il-nuovo-corso-filooccidente-include-lultradestra-neonazista-2YWGk0SQMvsmnG3qTLVmbO/pagina.html
[7] http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ucraina-elezioni-crisi-tymoshenko-governo-kiev-2f0b2671-424c-4a1e-b9d0-44d4eca3b495.html [8] http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2014/03/25/l_aja_summit_sicurezza_nucleare_obama_putin_ucraina_crimea.html
[9] http://temi.repubblica.it/limes/la-guerra-dei-gasdotti/6911
[10.a] http://www.ilgiornale.it/news/esteri/telefonata-urmas-paet-e-catherine-ashton-998883.html
[10.b] http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/12/ucraina-berlino-voto-referendum-truccato-kiev-rilancia-loffensiva/981966/
[11] http://www.ilgiornale.it/news/esteri/cecchini-russi-piazza-kiev-e-tymoshenko-ucciderei-putin-1004903.html
[12] http://en.wikipedia.org/wiki/Petro_Poroshenko#Business_career
[13] http://it.wikipedia.org/wiki/Julija_Tymo%C5%A1enko#La_fortuna_economica
[14] http://www.polisblog.it/post/236191/elezioni-ucraina-2014 [15]http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/24/news/ucraina_putin_il_voto_irregolare_ma_lo_rispetteremo-87027030/
[16] http://www.huffingtonpost.it/2014/05/13/biden-ucraina-compagnia-gas_n_5316915.html [17.a]http://www.repubblica.it/esteri/2014/03/26/news/ucraina_vertice_obama-ue_a_kiev_si_discute_l_associazione_all_europa-81917199/
[17.b] http://temi.repubblica.it/limes/dipendenza-energetica-meglio-dalla-russia-che-dagli-usa/60072
[18] http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/06/03/obama-impegno-usa-per-sicurezza-europa_123bb49c-89b5-4e6d-9bcc-a199c53a8622.html
[19] http://www.corriere.it/esteri/14_giugno_04/ucriana-obama-attacca-da-mosca-tattiche-oscure-2fd756fa-ec03-11e3-85b9-deaea8396e18.shtml
[20] https://www.facebook.com/media/set/?set=a.701714513218241.1073742049.212020558854308&type=3
[21] http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/05/rogo-fascista-di-odessa-lipocrisia-degli-europei/971703/
[22] http://contropiano.org/interventi/item/23710-l-incendio-di-odessa-e-la-stampa-italiana
[23] http://contropiano.org/internazionale/item/24248-kiev-lancia-l-offensiva-contro-donetsk-e-strage
[24] https://www.facebook.com/photo.php?fbid=315137385308349&set=pcb.315137498641671&type=1
[25] https://www.facebook.com/photo.php?v=761279843917152
[26] http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:gFSwjU3zPAUJ:ilmanifesto.it/raid-aerei-di-kiev-bombe-a-grappolo-su-lugansk/+&cd=7&hl=en&ct=clnk&gl=it
[27] http://espresso.repubblica.it/internazionale/2014/06/03/news/ucraina-la-strage-dal-cielo-i-filmati-choc-dell-ultimo-raid-1.168014?ref=HRBZ-1
[28] http://www.youtube.com/watch?v=mqxKddrXqwU#t=24
[29] http://www.repubblica.it/esteri/2014/06/14/news/ucraina_separatisti_abbattono_aereo_militare_di_kiev_49_morti-8891149
[30] http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/notizia/lugansk-abbattuto-aereo-ucraino-dai-filorussi-e-strage_2051203.shtml
[31] http://www.lastampa.it/2014/06/14/esteri/i-filorussi-abbattono-aereo-ucraino-morti-i-soldati-ucraini-a-bordo-g4c3PSc4RUYilGDPBC8rTI/pagina.html
[32] http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/10/16/matteo-pucciarelli-cosa-restera-nei-nostri-cuori-di-queste-primarie/
[33.a] http://temi.repubblica.it/limes/con-poroshenko-in-ucraina-viene-eletto-il-gattopardo/62419
[33.b] http://temi.repubblica.it/limes/penelope-in-ucraina-a-chi-conviene-che-gli-scontri-a-donetsk-proseguano/62966
[33.c] http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/19/news/ucraina_putin_ordina_ritiro_truppe_dal_confine-86548535/
[33.d] http://www.globalproject.info/it/mondi/la-russia-ha-venduto-il-donbass-per-la-neutralita-dellucraina/17275
[34] http://www.pandoratv.it/?p=126
[35] http://www.istitutoonoratodamen.it/joomla/internazionale/312-ucrainaderiva
[36] http://www.pandoratv.it/?page_id=18
[38] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-20/siria-veto-cina-russia-064035.shtml?uuid=AbkICgAG
[39] http://www.ilpost.it/2014/05/22/crimini-di-guerra-siria/
[40] http://www.istitutoonoratodamen.it/joomla/internazionale/269-guerrasporcaperm
Mi sentivo imprigionato in un mondo di bugiardi…
Grazie chiunque tu sia, leggendo quel che già sapevo mi sono sentito finalmente un po’ più libero.