C’è una calatafimese tra le 10 finaliste del Rado Prize 2018, un premio internazionale che ha lo scopo di sostenere il lavoro di giovani designer emergenti. Lavorando in partnership con designjunction, Rado è alla ricerca della prossima generazione di talenti del design. Il contest è giunto all’ultima fase e tra i 10 finalisti c’è Martina Taranto, ragazza calatafimese di 29 anni che ormai da anni si distingue per le sue stupende creazioni. Martina sta partecipando al contest con il suo progetto dal nome “THE LIMESCALE PROJECT”, lavoro che prende ispirazione dal calcare presente in abbondanza nelle tubature dell’acqua della sua/nostra città, Calatafimi Segesta.
I lavori dei 10 finalisti, quindi anche quello di Martina, saranno esposti a settembre nello stand Rado del London Design Festival, un’importante mostra di design. La fase finale del contest prevede una sfida all’ultimo voto dove il vincitore si aggiudicherà inoltre un premio da 5000 sterline.
Per aiutare a far vincere Martina Taranto basta accedere alla seguente pagina web e cliccare su Vote for this Designer: http://radostarprize.rado.com/uk/project/limescale-project
Ecco cosa racconta Martina del suo progetto:
“C’è una piccola città in Sicilia che sorge su una terra calcarea. L’acqua pulita e potabile scorre da una montagna molto ricca di minerali, nel sistema idraulico della città. Nei tubi, le rocce crescono magicamente come stalattiti e stalagmiti. Le particelle di minerali diluite in acqua si accumulano sulla all’interno dei tubi creando strutture incredibili. A Calatafimi tutto avviene lentamente. L’impasto del pane impiega un giorno a salire, le olive per il nuovo olio d’oliva maturano in un anno, per riparare una pozzanghera nella via principale ci vuole ancora di più. I cristalli di calcare impiegano anni per crescere nelle loro forme rocciose e generano sculture d’acqua uniche nascoste sottoterra in un labirinto di tubi. Il mio progetto affronta il problema dell’accumulo di calcare e lo trasforma da un problema da risolvere a una possibilità da cogliere! Infatti il mio progetto ha lo scopo di dar forma a un futuro in cui i prodotti non sarebbero associati alla produzione di massa e all’industrializzazione come la conosciamo: rapida e alienante. Ho sviluppato uno scenario in cui gli stampi per tubi potrebbero essere installati nelle tubature sotterranee in modo da consentire alle strutture auto-costruite di crescere sottoterra. Infatti, data al tubo una specifica configurazione, il calcare acquisisce la forma del tubo. Abbracciando questo fenomeno naturale, i prodotti possono essere creati e raccolti con una forma specificamene progettata a priori. I prodotti che presento sono visioni ed esplorazioni per possibili progetti futuri totalmente creati nel sistema idraulico. Ho estratto i sedimenti di calcare dalle tubature siciliane e ho messo in evidenza questo materiale naturale e la sua estetica attraverso una collezione di prodotti. Questo progetto riguarda nuovi metodi di produzione, ripensare l’industrializzazione, ridurre la distanza tra il processo di produzione e gli utenti finali. È un’occasione per riconnettersi con la Natura, accettarne i tempi, abbracciare i suoi processi e interagire con quelli creando una convivenza sinergica e produttiva.
Immagina se potessimo coltivare tavoli e sedie nei tubi e poi estrarli come diamanti ?”
calatafimisegestanews
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