La simulazione di 27 ricercatori di prestigiose università internazionali: se nel 2050 il sistema venisse integralmente alimentato da vento, acqua e sole si potrebbero risparmiare quasi 50mila morti per inquinamento
MILANO – In un’Italia alimentata interamente dalle rinnovabili, i cittadini risparmierebbero 6mila e 500 euro a testa. Si ridurrebbero fino all’incredibile cifra di 46.543 le morti premature per inquinamento e si potrebbero creare 485.857 nuovi posti di lavoro.
Resterà un libro dei sogni, ma letti così in fila i numeri sono impressionanti. Li hanno ricavati 27 ricercatori delle Università di Stanford, Berkeley, Berlino e Aarhus pubblicato nell’ultimo numero della rivista scientifica Joule, secondo quanto ha reso noto l’Anev (Associazione Nazionale Energia del Vento che riunisce 70 aziende che operano nel settore eolico).
Lo studio analizza la possibile evoluzione del sistema energetico di 139 Paesi sulla base della domanda dei settori trasporti, riscaldamento/raffrescamento, industria, agricoltura, foreste e pesca, giungendo alla conclusione che lo scenario tutto rinnovabili “Wws” (wind, water and sunlight) è raggiungibile all’80% già nel 2030 e al 100% nel 2050, spiega l’Anev.
Per il nostro Paese, i ricercatori stimano che se di qui al 2050 non cambiasse nulla (scenario “business as usual”), il carico di domanda complessivo sarebbe di 240,5 GW. Per un terzo (33,3%) esatto arriverebbe dal settore trasporti, per il 25,8% dal residenziale, per il 25,7% dall’industria, poi al 13,5% dal terziario e all’1,7% da agricoltura e pesca. Se fosse invece raggiunto il “Wws”, il carico non supererebbe i 134,9 GW (-43,9% rispetto allo scenario a bocce ferme Bau), con residenziale al 32,3%, industria al 25,5%, trasporti al 20,4%, terziario al 19,2% e agricoltura e pesca al 2,5%). Il costo dell’energia (Lcoe) in Italia scenderebbe: da 9,68 cent di dollaro/kWh nel 2013 a 7,66 cent di dollaro/kWh nel Wws. Quest’ultimo scenario permetterebbe un risparmio procapite di 382 dollari all’anno, che sale a 7.733 dollari all’anno considerando anche i minori costi climatici (-3.870 dollari/anno) e sanitari legati all’inquinamento (-3.481 dollari/anno). Lo studio calcola che con il Wws l’Italia potrebbe evitare al 2050 fino a 46.543 morti premature all’anno per inquinamento (scenario medio 20.577 decessi evitati) e creare 485.857 nuovi posti di lavoro (al netto dei 164.419 persi nel settore dei fossili).
Con un sistema alimentato integralmente da vento, acqua e sole la domanda energetica scenderebbe del 42,5% grazie al maggior tasso di elettrificazione alle attività di estrazione, trasporto e raffinazione evitate e alla più alta efficienza negli usi finali, con benefici di costi, dell’occupazione e della salute.
Se si estende lo sguardo a livello globale, un mondo pienamente rinnovabile permetterebbe di creare 24,3 milioni di posti di lavoro permanenti aggiuntivi e di evitare la morte prematura di 3,5 milioni di persone al 2050. In termini economici si avrebbe un risparmio sui costi dell’inquinamento di 22.800 miliardi di dollari all’anno e climatici di 28.500 miliardi di dollari all’anno. Ma il punto di partenza non è certo incoraggiante: lo studio rileva che a livello mondiale era in funzione a fine 2015 il 4,26% della capacità da Fonti di energia rinnovabile necessaria per centrare lo scenario 100% Wws.
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